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30.09.2011
STRISCE BLU, ANCORA PRESE DI POSIZIONE
interviene ''Movimento di idee''

L’Associazione socio-culturale “Movimento di IDEE”, con il supporto del Comitato Gente di Foggia diffonde la seguente nota relativa al piano parcheggi con l’obiettivo di sensibilizzare il Comune a rivedere, attraverso gli appositi strumenti giuridici a disposizione, i provvedimenti relativi alla sosta a pagamento nel Comune di Foggia ed informare la cittadinanza riguardo i profili di illegittimità sottesi ai provvedimenti inerenti le cd. Strisce Blu.

La nostra intenzione, ed è lo spirito che ci ha animato nel metterci insieme e che guiderà tutte le nostre iniziative, è quella di far conoscere alla cittadinanza le reali problematiche sottese ai provvedimenti inerenti la sosta a pagamento. Non già con spirito di superbia, ma con un’attenta e documentata analisi delle questioni abbiamo individuato diversi ostacoli che paiono insormontabili e che dovrebbero dunque imporre ad un’Amministrazione Comunale seria e responsabile scelte consequenzialmente coerenti.

 

Illegittimità dei provvedimenti istitutivi la sosta a pagamento.

 I tempi per impugnare i provvedimenti sono scaduti, ma l’Amministrazione ha una grande possibilità: dimostrare responsabilità e logicità nelle scelte, ricorrendo allo strumento dell’autotutela per annullare i provvedimenti istitutivi della sosta a pagamento. E’ vero, infatti, che i tempi per impugnare i provvedimenti sono scaduti, ma l’illegittimità delle delibere è sindacabile dal giudice ordinario. Il magistrato che si troverà a giudicare i ricorsi avverso le sanzioni comminate per mancato pagamento della sosta nelle cd. Strisce Blu non potrà far altro che annullare i verbali di multa poiché fondati su di un atto amministrativo illegittimo. Vi starete chiedendo le ragioni di tale illegittimità. Ebbene, molti in questi giorni hanno fatto riferimento alle sentenze della Corte di Cassazione e del Tar, le quali affermano che è illegittima la creazione di strisce blu se contemporaneamente non vengono garantiti ai cittadini nella stessa zona anche parcheggi gratuiti. Ma esiste un’eccezione che pochi hanno notato ma che non è affatto sfuggita al Comune. Ed infatti non è necessario che siano garantiti parcheggi gratuiti nelle zone di particolare rilevanza urbanistica e nelle zone denominate “A” dal Decreto Ministeriale 144/1968. L’Amministrazione Comunale, allora, ben conscia di ciò ha in fretta e furia dichiarato zona “A” e di particolare rilevanza urbanistica tutte le aree che dal 15 ottobre saranno interessate dalla sosta a pagamento. Ha commesso un errore, però, poiché ha dimenticato di motivare le ragioni per cui ha preso tale decisione. Bene, ciò significa che la creazione delle strisce blu è illegittima non tanto perché non sono garantiti contemporaneamente parcheggi gratuiti, ma perché non si è data alcuna motivazione alle ragioni per cui si è statuita la particolare rilevanza urbanistica di dette zone o la sottoposizione a zona “A”. Ciò comporterà l’annullamento di ogni tipo di sanzione per mancato pagamento del parcheggio nelle zone a pagamento, poiché il giudice sarà tenuto a disapplicare l’atto che è a fondamento dell’istituzione delle strisce blu considerandolo illegittimo.

Non sfuggono, poi, quelle che sono le reali ragioni che hanno spinto l’attuale Amministrazione Comunale a dichiarare zona “A” e zona di particolare rilevanza urbanistica tutte le aree segnate di blu nella cartina pervenuta ormai nelle case di tutti i Foggiani. E’ bene comprendere, infatti, che contrassegnare tali zone con tale “status” significhi far volare alle stelle i prezzi dei suoli e degli appartamenti da vendere. Chi beneficia di ciò è ben evidente.

Mancata indicazione della destinazione delle somme provenenti dalla sosta a pagamento.

Ancora una volta questa Amministrazione Comunale di rispettare le norme non ne vuole proprio sapere. Il Codice della Strada, infatti, prevede all’articolo 7 comma 7 che quanto derivato dalle somme riscosse per il servizio di sosta a pagamento debba essere vincolato a destinazione pubblica, più nello specifico alla creazione di nuovi parcheggi e ad interventi atti a migliorare la mobilità urbana, ossia ad interventi che tendano allo sviluppo del trasporto pubblico. Ebbene non vi è traccia di un provvedimento che contenga tale disposizione, o che almeno indichi quali intenzioni abbia il Comune in merito alla disposizione delle ingenti somme che vedrà entrare nelle proprie casse a seguito dell’attivazione delle cd. Strisce Blu. Tutto ciò denota chiaramente l’assenza di qualsivoglia linea programmatica da parte di questa Amministrazione.

Mancanza di un adeguato servizio di trasporto pubblico.

I cori pro strisce blu sostengono che tale provvedimento determinerà un incremento dell’utilizzo del trasporto pubblico, un miglioramento della viabilità, un decongestionamento del traffico. Pura utopia. A Foggia, infatti, l’efficienza del trasporto pubblico in una scala da uno a dieci si collocherebbe senza dubbio al di sotto del 4. Ad oggi per un foggiano spostarsi con un mezzo pubblico non è affatto equiparabile allo spostamento tramite autoveicolo. I tempi di percorrenza di un mezzo pubblico, attesa compresa, sono ben superiori rispetto a quelli che si impiegano con l’autovettura. Dunque, certamente lodevole l’intenzione di disincentivare l’uso dell’auto, di educare all’uso dei mezzo pubblici, ma riteniamo che sia di gran lunga sbagliato il metodo. Un provvedimento del genere, infatti, poteva anche esser fatto, ma soltanto laddove la città avesse a disposizione un servizio di trasporto pubblico efficiente e funzionale, e non certo nelle condizioni attuali. Il cittadino foggiano, infatti, ad oggi non ha scelta se spostarsi con l’auto o con un mezzo pubblico per raggiungere l’ufficio, la scuola, un centro commerciale, e così via. Per non parlare poi delle difficoltà che incontrano i cittadini della Provincia che devono recarsi a Foggia per questioni di lavoro, ma non solo. Oggi a Foggia, per muoversi, si è praticamente obbligati a prendere l’auto. I tempi di attesa dei mezzi pubblici non sono conciliabili con i tempi che l’attuale società impone per una vita lavorativa, professionale e familiare quantomeno soddisfacente.

Lesione del diritto al lavoro.

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che……..impediscono l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.  “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province….”. Sono norme della nostra Costituzione, disposizioni dalle quali si evince che il lavoro ed i lavoratori sono e devono essere considerati al centro del sistema economico e sociale. Dunque la Repubblica è tenuta a tutelare il lavoro ed i lavoratori. Il Comune, ebbene si anche il Comune di Foggia, è parte della Repubblica, dunque anch’esso è costituzionalmente obbligato a tutelare il lavoro e coloro che ogni giorno prodigano le proprie energie al servizio della famiglia, della collettività e dello sviluppo economico di tutto il paese. Il provvedimento riguardante la sosta a pagamento pare essere un enorme ed ulteriore ostacolo al diritto al lavoro. Tanto più in una città come Foggia dove si registra una disoccupazione dilagante ed i salari minimi servono a mala pena a tirare avanti una settimana al mese. Se da somme già esigue bisogna far venir fuori anche i soldi per pagare il parcheggio, beh lavorare diventa quasi un lusso. Ecco allora la nostra proposta, in un ottica futura, e sperando che per ora venga accantonata la sosta a pagamento: prevedere che oltre al posto auto gratuito per i residenti, sia stabilito il posto auto gratuito anche per i titolari di esercizi commerciali, aziende ed i loro dipendenti, per i liberi professionisti ed i loro praticanti, insomma per tutti coloro i quali utilizzano l’auto non già per sfarzo ma per recarsi sul luogo di lavoro o ancor più come mezzo di lavoro.

Forti dubbi sulla legittimità della creazione di strisce blu nelle aree laterali della carreggiata

L’art. 7 del Codice della Strada statuisce chiaramente che i Comuni possono stabilire “aree destinate al parcheggio” sulle quali la sosta dei veicoli è subordinata al pagamento di una somma. Dunque avendo bene a mente gli elementi che compongono la sede stradale pare emergere che i Comuni possano istituire le aree di parcheggio a pagamento soltanto al di fuori della carreggiata, in modo del tutto autonomo rispetto alla sede stradale.  L’art. 3 c. 1 n.34 del Codice della Strada stabilisce che sono aree di parcheggio soltanto aree o infrastrutture poste fuori dalla carreggiata, destinate alla sosta regolamentata dei veicoli. Sulla base di tale argomentazione, ci sono state due sentenze di due diversi Giudici di Pace di Roma che accoglievano il ricorso di due cittadini che non avevano pagato il parcheggio a pagamento perché le strisce blu che lo delimitavano restringono la carreggiata. Dunque seppure l’argomento resta molto controverso paiono comunque esserci ampie ragioni per le quali poter agire anche sulla base di tali motivazioni. Ebbene anche in tal senso pare opportuno che l’Amministrazione Comunale eviti di esporsi al concreto rischio di doversi sobbarcare ingenti spese per affrontare ricorsi da cui potrebbe realisticamente uscire sconfitta.

 
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