Dopo la chiusura del Presidio Ospedaliero San Giacomo di Torremaggiore avvenuta il 14 marzo 2011 ad opera della Regione Puglia, la struttura continua ad essere un cantiere perennemente aperto. Abbiamo fatto il punto con il dott. Enzo Quaranta del Partito Democratico di Torremaggiore.
Qual è la situazione oggi all’ex Ospedale San Giacomo di Torremaggiore?
E’ tutto fermo. Il 28 marzo 2011 il Comune di Torremaggiore aveva firmato un protocollo d’intesa con l’ASL FG per la riconversione del San Giacomo; non c’è stato alcun seguìto però si continuano ad aprire cantieri.
La riconversione prevedeva: la riattivazione del punto di primo intervento,l’attivazione dell’hospice, dell’ RSA ed anche un poliambulatorio di terzo livello.
Ad oggi non è stato riattivato il punto di primo intervento e non è stato attivato l’Hospice sebbene i lavori siano terminati da due anni con la struttura completamente pronta. Era stato anche assegnato un Responsabile Medico dell’Hospice ma allo stato non si è mosso nulla. Al momento della disattivazione del San Giacomo di Torremaggiore erano stati conclusi i lavori di ristrutturazione di un’ala dell’Ospedale nella quale area doveva essere localizzata la pneumologia; in quel contesto gli standard potevano essere utilizzati per l’apertura dell’ RSA. La Pneumologia nel frattempo è stata aperta all’Ospedale di San Severo e si continuano a fare lavori per l’RSA nella palazzina dove c’erano gli uffici. Per il Punto di Primo Intervento a Torremaggiore il personale c’è, i macchinari pure, la struttura è pronta … perché non viene aperto? Aspettiamo una risposta dall’ASL !
Sul laboratorio di analisi di Torremaggiore cosa ci dice?
E’ in atto una opera scellerata. Si vuole a tutti i costi chiudere il laboratorio di Torremaggiore. Sono già arrivate comunicazioni al personale dipendente per rendersi disponibili presso altre sedi, tutto questo viene fatto contro il Protocollo d’Intesa firmato tra Comune e ASL che prevedeva il Laboratorio Territoriale attivo anche se non più come Laboratorio Ospedaliero a Torremaggiore.
Quale logica è stata attuata per fare queste scelte?
Non c’è nessuna logica, il Direttore Generale dell’ASL FG ci deve spiegare perché ancora non viene aperto il punto di primo intervento e tutto il resto. Continua a non rispondere a nessuno e si continua a sperperare denaro pubblico nella struttura del San Giacomo.
Di chi sono le responsabilità di queste anomalie?
Ovviamente del Direttore Generale dell’ASL e dell’Assessorato alla Sanità della Regione Puglia. Dal 2005 sono stati spesi oltre 3 milioni di euro per Torremaggiore.
A suo avviso l’Assessorato alla Sanità è a conoscenza di tutto ciò?
L’Assessore Regionale come è stato celere a fare la legge per chiudere tredici ospedali pugliesi, doveva avere la stessa velocità nel controllare lo stato di attuazione della riconversione delle strutture. I nostri cittadini continuano ad emigrare per curarsi e la mobilità passiva che paga la Regione Puglia continua ad aumentare, perché nessuno pensa a questo aspetto?
Che fine hanno fatto le vecchie sale operatorie?
E’ tutto chiuso, parte dei macchinari è stato trasferito a San Severo il resto è ancora fermo lì a marcire.
Cosa effettivamente è attivo oggi al San Giacomo?
C’è il laboratorio di analisi, la postazione del 118 H24, la Guardia Medica, la Radiologia e l’ UDT (Unità di Degenza Territoriale). Sono presenti anche gli ambulatori di Dermatologia, Cardiologia, Diabetologia, Endocrinologia, Geriatria, Medicina Interna, Ortopedia e Pediatria. Dovrebbero attivare Oculistica e la postazione per l’otorino. Non ci sono più posti letto ospedalieri.
Che appello vuole lanciare a Vendola e all’ASL?
E’ in atto la discussione del nuovo piano sanitario regionale, si parla di una ulteriore diminuzione di ottocento posti letto in tutta la Regione tra pubblico e privato, ma altri dettagli non li abbiamo. Lancio un appello alla Direzione Generale dell’ASL FG e all’Assessorato Regionale alla Sanità chiedendo di smetterla con i tagli lineari. Si devono preoccupare della riconversione della struttura che comunque ha dei costi. Poche settimane fa è stato completamente rifatto il pavimento del primo piano….a cosa serve buttare soldi pubblici in questo modo ?
Non si garantiscono servizi alla collettività, l’Assessore perché non ci parla di quanto costa la mobilità passiva alla Regione? Oggi non abbiamo neanche l’assistenza primaria,di cosa parliamo?
Vendola si deve rendere conto che la politica sanitaria è stata completamente. Vendola ne fece un cavallo di battaglia della sua campagna elettorale del 2005 contro Fitto e dopo? Stiamo ancora aspettando che Vendola venga a Torremaggiore a confrontarsi con noi. Abbiamo ottimi rapporti con SEL ma il Presidente invece di tutelare i lavoratori della Fiat di Melfi o di Torino perché non pensa alla Puglia? Perché non viene qui come fece Fitto che almeno si confrontò con la popolazione locale?
La prossima amministrazione comunale si deve riappropriare dei locali che sono stati ceduti gratuitamente all’ASL nel corso di questi anni per offrire servizi sociali ai torremaggioresi. Auspico una risposta in merito.
di Michele Antonucci